lunedì 25 aprile 2011

Imbattibile Gilbert Vince anche la Liegi

LIEGI - Era così sicuro di vincere, che aveva dato appuntamento alla sua gente per una grande festa, prevista tre ore dopo l'arrivo, sulla salita simbolo della Doyenne, 'La Redoute'. Philippe Gilbert si conferma di gran lunga il più forte, vincendo anche la Liegi-Bastogne-Liegi e completando un trionfale trittico delle Ardenne, secondo a riuscirci a sette anni dall'impresa del discusso Davide Rebellin. Stavolta, diversamente da quanto accaduto ad Amstel e Freccia Vallone, tutti gli hanno teso trappole. Corsa resa dura sin dai primi km, però Gilbert la controlla sempre. Prima è la squadra (l'Omega Pharma Lotto) ad evitare brutte sorprese quando si sganciano drappelli agguerriti, quindi è Gilbert in prima persona a prendere in mano la situazione nel momento in cui i fratelli Schleck stringono vanamente la morsa intorno a lui nei km finali. Il vallone non lascia spazio all'epilogo ai due lussemburghesi (secondo Frank, terzo Andy), mentre tutti gli altri devo accontentarsi del ruolo dei comprimari. Tra loro Vicenzo Nibali, che fuga, in positivo, qualche dubbio emerso al Giro del Trentino: per il siciliano, primo degli italiani, ottavo posto e crescita di condizione costante mentre si avvicina il Giro d'Italia. Fonte: Repubblica.it

L'UNIFICATORE GILBERT - Una festa nazionale non solo della Vallonia, ma di tutto il Belgio. Philippe Gilbert con questa impresa assurge al rango di campione che va oltre il fatto sportivo in un momento politicamente delicato tra fiamminghi e valloni. Gilbert è vallone e la sua gente
aspettava un ciclista di tale livello dai tempi di Claude Criquielion e, per andare ancora più dietro, di Joseph Bruyère. Ma anche i fiamminghi lo amano, a partire dalla classichetta Het Volk, vinta la quale Gilbert rispose alla tv nazionale parlando in fiammingo.

ATTACCHI DAI PRIMI KM - Dicevamo di una gara resa comunque complicata per il vincitore. Clima primaverile, con 24° e nemmeno un alito di vento. Dieci cote, a partire dal km 71, ma bastano poche migliaia di metri per dare il via al primo attacco di giornata. Joaquim Rodriguez e Alexander Vinokourov, due dei rivali più accredidati, inseriscono sempre almeno un uomo nelle fughe. Lo spagnolo manda avanti prima Vorganov, quindi Caruso. Il kazako inserisce Kessiakoff, Di Gregorio e quindi Gasparotto. L'intenzione è chiara: rendere la corsa dura nelle seguenza di cote storiche (Stockeau, Haute-Levée e Rosier) per isolare Gilbert. In fondo l'operazione riesce, in quanto prima della mitica Redoute, la residenza della famiglia Gilbert, il vallone ha con sè solo il fido Vanendert. Va anche detto che gli Schleck non giocano però solo in attesa: la loro squadra, la Leopard Trek, dà infatti belle tirate per andare a prendere i fuggitivi.

ANDY ACCENDE LA MICCIA - La Redoute viene affrontata con 13 uomini al comando, la cui compattezza viene sgretolata dal bel forcing di Gasparotto. La Cote de la Roche aux Faucons determina l'azione decisiva. Andy Schleck piazza l'acuto, memore di quanto fatto due anni fa, quando da quel punto andò a prendersi la gloria. Lo seguono il fratello Frank e ovviamente Gilbert, mentre il sopravvissuto al precedente drappello di battistrata è van Avermaet. Il quartetto diventa terzetto nella salita degli italiani, Saint-Nicolas, dove van Avermaet cede di schianto. Negli ultimi metri della cote, Gilbert di fatto vince la Liegi. Accelerazione micidiale, tiene a fatica Frank, cede Andy per poi rientrare nella discesa. Ma ormai la morsa della famiglia Schleck non fa più paura al belga, che controlla la salita verso Ans con impressionante disinvoltura.

COMPLIMENTI AGLI SCHLECK - "E' qualcosa di incredibile - le sensazioni di Gilbert dopo l'arrivo -, una giornata fantastica. Non riesco a trovare le parole per descriverla, ne ho apprezzato ogni momento, ogni centimetro. Devo fare i complimenti ai fratelli Schleck, che si sono assunte le loro responsabilità, tirando con la loro squadra quando anche la mia situazione era in pericolo ben sapendo anche alla fine avrei potuto batterli. Hanno corso per vincere e non per farmi perdere".

ORDINE D'ARRIVO DELLA LIEGI-BASTOGNE-LIEGI
1. Philippe Gilbert (BEL/OLO), 255,5 km in 6h 13:18.
2. Fränk Schleck (LUX/LEO) s.t.
3. Andy Schleck (LUX/LEO) s.t.
4. Roman Kreuziger (CZE/AST) a 24.
5. Rigoberto Uran (COL/SKY) 24.
6. Chris Sörensen (DEN/SAX) 24.
7. Greg Van Avermaet (BEL/BMC) 27.
8. Vincenzo Nibali (ITA/LIQ) 29.
9. Björn Leukemans (BEL/VAC) 39.
10. Samuel Sanchez (ESP/EUS) 39.
11. Alexandr Kolobnev (RUS/KAT) 43.
12. Simon Gerrans (AUS/SKY) 43.
13. Paul Martens (GER/RAB) 43.
14. Igor Anton (ESP/EUS) 43.
15. Oscar Freire (ESP/RAB) 43.

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