Si è corsa oggi una delle gare più belle degli ultimi dieci anni. La corsa è stata sempre in continua evoluzione, tutti hanno provato a vincerla, capitani e comprimari. Alla fine ha vinto un semisconosciuto per il pubblico meno attento, ma un ottimo corridore per chi segue il ciclismo da più vicino: Nuyens. Non ha vinto il beniamino Tom Boonen, ma i tifosi di casa hanno di che festeggiare visto che ad imporsi è stato comunque un fiammingo.
La vigilia della corsa era vissuta nell'attesa della sfida Boonen-Cancellara, e in effetti la sfida c'è stata, anche se i due non se le sono date direttamente. Boonen infatti ha mandato subito in fuga il suo compagno di squadra, il francese Chavanel, insieme a Clarke, Boasson Hagen e Boom.
Chavanel si liberava, però, dei compagni di fuga sul Molenberg. In questa fase, primo errore tattico di Boonen, che accende la miccia dell'inseguimento galvanizzando Cancellara, che sul Leberg mette il turbo e va a caccia di Chavanel, riprendendolo sul Valkenberg. Cancellara sembrava potesse ripetere l'impresa dell'anno scorso. Invece sul muro di Grammont il gruppo dei migliori è riuscito ad acciuffare la locomotiva svizzera. Quindi attaccava il vallone Gilbert, amato anche dai fiamminghi, che riusciva a prendere un discreto margine di vantaggio, a inseguirlo il nostro Alessandro Ballan che sembrava potesse essere in una giornata di grazia, invece tutto il gruppetto dei migliori si riappallottolava a circa 12 km dall'arrivo. A circa 3,5 km ci riprovava ancora Cancellara sulla cui ruota si riportava Nuynes e ancora una volta il generoso Chavanel. Generoso ma non corretto, infatti se avesse conservato le forze per mantenere il gruppo compatto e mettersi al servizio di Boonen le cose sarebbero andate diversamente per la Quick step. Il francese, invece, un po' egoisticamente si è buttato nella fuga sperando che andasse in porto e trainati dal missile Cancellara, lanciato agli ultimi 3 km, la fuga doveva per forza andare in porto. Da dietro però il gruppetto degli inseguitori riusciva quasi a recuperare, così, agli ultimi 300 metri, Cancellara pur di non far vincere Tom Boonen lancia una volata molto lunga. Facile per Nuynes e Chavanel scavalcare lo svizzero e giocarsi la vittoria finale. Ordine d'Arrivo: 1° Nuynes, 2° Chavanel, 3° Cancellara, 4° Boonen che regola il gruppetto degli inseguitori.
Chavanel si liberava, però, dei compagni di fuga sul Molenberg. In questa fase, primo errore tattico di Boonen, che accende la miccia dell'inseguimento galvanizzando Cancellara, che sul Leberg mette il turbo e va a caccia di Chavanel, riprendendolo sul Valkenberg. Cancellara sembrava potesse ripetere l'impresa dell'anno scorso. Invece sul muro di Grammont il gruppo dei migliori è riuscito ad acciuffare la locomotiva svizzera. Quindi attaccava il vallone Gilbert, amato anche dai fiamminghi, che riusciva a prendere un discreto margine di vantaggio, a inseguirlo il nostro Alessandro Ballan che sembrava potesse essere in una giornata di grazia, invece tutto il gruppetto dei migliori si riappallottolava a circa 12 km dall'arrivo. A circa 3,5 km ci riprovava ancora Cancellara sulla cui ruota si riportava Nuynes e ancora una volta il generoso Chavanel. Generoso ma non corretto, infatti se avesse conservato le forze per mantenere il gruppo compatto e mettersi al servizio di Boonen le cose sarebbero andate diversamente per la Quick step. Il francese, invece, un po' egoisticamente si è buttato nella fuga sperando che andasse in porto e trainati dal missile Cancellara, lanciato agli ultimi 3 km, la fuga doveva per forza andare in porto. Da dietro però il gruppetto degli inseguitori riusciva quasi a recuperare, così, agli ultimi 300 metri, Cancellara pur di non far vincere Tom Boonen lancia una volata molto lunga. Facile per Nuynes e Chavanel scavalcare lo svizzero e giocarsi la vittoria finale. Ordine d'Arrivo: 1° Nuynes, 2° Chavanel, 3° Cancellara, 4° Boonen che regola il gruppetto degli inseguitori.
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